Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, maggio 13, 2015

SULL'IMMIGRAZIONE I RISULTATI DEVONO ANCORA VENIRE

di Giacomo Stucchi
A giudicare dai commenti pubblicati su certi organi di stampa sembra quasi che il problema dell’immigrazione clandestina sulle sponde del Mediterraneo sia stato risolto. Leggendo alcuni editoriali si ha addirittura la sensazione che la “formidabile” azione diplomatica del trio Renzi-Mogherini- Gentiloni sia riuscita a far accettare ai governi di mezzo pianeta, e forse anche di più, il fatto che gli sbarchi siano un problema di cui la comunità internazionale deve farsi carico. L’egida dell’Onu a missioni in acque territoriali libiche, per fermare gli scafisti e impedire loro di far partire i barconi, o il cosiddetto piano d’azione dell’Europa, che dovrebbe tra l’altro prevedere un’equa distribuzione di immigrati in tutti i Paesi dell’Ue, vengono quindi presentati come obiettivi raggiunti e naturalmente già si parla di un grande successo del governo. Ma le cose stanno davvero così? L'Alto rappresentante per la politica Estera e di Sicurezza europea, Federica Mogherini, intervenendo al Consiglio di sicurezza dell'Onu ha detto che il "flusso di migranti nel Mediterraneo non solo è un'emergenza umanitaria, ma anche una crisi di sicurezza”. Meglio tardi che mai! Peccato che il governo Renzi se ne sia reso conto dopo molti mesi, senza aver fatto nulla di concreto per impedire che il fenomeno dell’immigrazione clandestina assumesse proporzioni del tutto fuori controllo. Considerato il crescente caos in Libia, e in tutta l’area circostante, la tendenza all’aumento degli sbarchi era già chiara da tempo. Palazzo Chigi, però, ha cominciato a discuterne solo quando i numeri degli sbarchi sono diventati del tutto incontrollabili, le procedure di controllo messe a dura prova e le strutture di accoglienza al collasso. Vedremo quindi gli sviluppi su entrambi i fronti internazionali, quello del Palazzo di Vetro di New York e l’altro del Consiglio Europeo a Bruxelles, e dopo giudicheremo. Al momento la situazione rimane critica sotto molti profili.