Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, giugno 24, 2015

RENZI TRA LE NUVOLE

di Giacomo Stucchi
L’inaugurazione di un’opera eccezionale frutto dell’ingegneria del nostro Paese, la nuovissima funivia Skyway sul Monte Bianco, è stata per il premier una tentazione troppo forte. In caduta libera nei sondaggi il segretario-presidente spera di risalire la china mettendoci la faccia in un’opera iniziata ben prima dell’avvento del suo governo. Speriamo almeno che tra le nuvole Renzi abbia almeno trovato la bussola per il suo governo visto che, dalla riforma sulla scuola ai decreti attuativi della delega fiscale, la confusione regna sovrana. Proprio in cima al Monte Bianco, conversando con la stampa, il premier ha tra l’altro detto una cosa condivisibile, “l'edilizia da sola vale più della metà dei posti di lavoro persi”, insieme a un’altra incomprensibile, “ma il settore non è ancora ripartito, vedremo se facendo ripartire l'edilizia il Pil fa il salto". Ma di quale salto parla? Attualmente la casa porta nella casse dello Stato la cifra monstre di 50 miliardi di euro che il governo non si è minimamente preoccupato né di calmierare né di razionalizzare. Ma su questo fronte la confusione è ancora maggiore rispetto a prima, perché la maggior parte dei Comuni ha adottato le stesse aliquote Tasi e Imu dell’anno scorso, salvo conguaglio con la rata di dicembre 2015, a causa dell’incertezze sui trasferimenti delle risorse. Insomma oggi è davvero difficile sapere esattamente quanto si dovrà pagare di tasse sulla propria abitazione nell’anno in corso. Per non parlare poi dell’annunciata “rivoluzione” del catasto immobiliare. All’imprescindibile principio dell’invarianza di gettito futuro non crede nessuno. Tutte le simulazioni disponibili dicono infatti che se si dovesse procedere con la riforma più volte annunciata da Palazzo Chigi i valori catastali delle case (di tutte, non solo quelle di pregio o dei centri storici) schizzerebbero a livelli stratosferici; e di conseguenza le tasse che i proprietari degli immobili pagano anche in modo spropositato dopo i balzelli introdotti dai governi Monti, Letta e Renzi.