Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, luglio 16, 2015

LA STRANA AGENDA DI GOVERNO

di Giacomo Stucchi
E’ davvero sorprendente osservare come sui giornali per trovare un articolo che si occupi anche di un solo provvedimento del governo bisogna scorrere oltre la metà delle pagine. Di certo predominano fatti internazionali, dalla crisi Greca all’accordo sul nucleare con l’Iran, tuttavia è pur vero che il relegare l’attenzione alla politica di Palazzo Chigi nelle ultime pagine la dice lunga su come in pratica il governo, in economia, nelle riforme, sulla sicurezza, sia fermo al palo. Osannato e incensato nei mesi scorsi da una certa stampa, adesso su Renzi e sull’azione del suo governo c’è davvero ben poco da dire; a meno che non si considerino prioritari questioni come la legalizzazione della marijuana, le unioni civili o la riforma della Rai. Certo il premier continua a sciorinare ottimismo in tutte le occasioni ma è evidente che le cose stanno in tutt’altro modo. Il fatto è che il responso delle urne alle elezioni amministrative ha rappresentato per il Pd una grossa batosta, elettorale e politica. Il premier sa di non avere dalla sua parte né il favore dei cittadini, per lo più acquisito grazie a elargizione temporanee come quella del bonus degli 80 euro, che però ben presto si sono rivelate aleatorie, né i numeri in Parlamento per potere andare avanti, soprattutto al Senato. Si spiega così lo stallo di queste settimane e, conseguentemente, la strana agenda dell’azione di governo che rinvia le cose importanti per trattare invece questioni secondarie. In realtà sembra che temi quali cannabis libera e unioni civili servono al premier in difficoltà per ammiccare a quella parte della sinistra, sempre più consistente, che non intende più assecondarlo. La sensazione quindi è che ancora una volta i temi veri che interessano i cittadini, dall’abbassamento della pressione fiscale a una maggiore sicurezza nelle città , non siano nemmeno presi in considerazione da un governo più impegnato a puntellare se stesso che non a risolvere i problemi del Paese.