Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, luglio 21, 2015

L'ENNESIMO ANNUNCIO PER USCIRE DALL'ANGOLO


di Giacomo Stucchi

L’avevamo scritto che l’azione del governo era caduta nel cono d’ombra dell'informazione e per questo motivo il premier, annunciando un programma di riduzione della pressione fiscale da 50 miliardi di euro in tre anni, tenta di uscire dall'angolo. Ma il tentativo è maldestro, oltre che vano, al punto che molte critiche il premier le ha avute proprio all’interno del suo partito. Abbassare le tasse è sempre una cosa buona, tanto più se si tratta di alleggerire la pressione fiscale sugli immobili considerato che negli ultimi anni i governi tecnici e di sinistra hanno utilizzato il mattone come fosse un bancomat. Il punto però è un altro e riguarda la poca credibilità della proposta avanzata da Renzi. In primo luogo perché i 3 miliardi e mezzo di euro circa ai quali ha fatto riferimento, solo per la eliminazione della tassazione sulla prima casa, sono da sommare ad almeno altri 20 miliardi che servono per il 2016 per coprire le clausole di salvaguardia sull'Iva, l'adeguamento delle pensioni e il rinnovo del pubblico impiego. Conti alla mano, quindi, appare davvero difficile centrare l’obiettivo. In secondo luogo perché oltre al bilancio ci sarebbe da fare i conti anche con la rigidità imposta dall’Ue. Davvero è pensabile che una manovra di così ampio respiro possa essere portata avanti senza l’accondiscendenza dell'Unione europea? Improbabile da immaginare, almeno sino a quando avremo un governo incapace persino di farsi valere sulla drammatica questione dell’immigrazione. Il deludente accordo al ribasso siglato dal ministro Alfano, che prevede il ricollocamento tra i 28 paesi della Ue dell’irrisorio numero di 35mila immigrati, a fronte degli oltre 82mila giunti nel nostro Paese via mare solo nel 2015, il 9% in più rispetto all'anno scorso, rende infatti l’idea di quanto sia irrilevante il ruolo del nostro premier e dei suoi ministri nelle ovattate stanze di Bruxelles.