Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, settembre 03, 2015

SI' AI PROFUGHI, NO AGLI AVVENTURIERI

di Giacomo Stucchi

Le ennesime improvvide dichiarazioni del ministro dell'Interno Angelino Alfano sulla Lega sono inaccettabili. La sensazione è che Alfano passi più tempo ad occuparsi del Carroccio che non dei problemi direttamente connessi alla gestione del suo ministero. Che per quanto riguarda l’immigrazione, e i problemi ad essa connessi, non sembra proprio abbia mai avuto la situazione sotto controllo: né sul fronte dell’accoglienza, in perenne stato di emergenza, né su quello della diplomazia nei rapporti con i partner europei. Se il titolare del Viminale, quindi, la smettesse di guardare al problema dei flussi migratori con l’ottica dello scontro politico, che nessuno ha interesse ad alimentare, capirebbe che su questo tema il razzismo non c’entra nulla. Affermare che troppi immigrati clandestini rimangono nei centri di accoglienza per troppo tempo, e che durante questo periodo inevitabilmente viene messa a rischio la sicurezza dei cittadini, non è propaganda della Lega ma semplice buon senso. E se poi i fatti ci danno ragione non è colpa nostra ma di chi non è stato in grado di prevenire le situazioni a rischio. Tutti gli osservatori, del nostro Paese e internazionali, sono d’accordo nel ritenere che la spinta dei flussi migratori verso l’Europa riguarda centinaia di migliaia di persone e continuerà ancora per molto tempo. Ciò premesso, dinanzi a numeri così importanti e alle tragedie che sono sotto gli occhi di tutti, nessuno ha mai detto che non bisogna accogliere i veri profughi che scappano dai pochi e precisi Paesi ove è in corso una guerra; lo stesso, però, non si può dire per la moltitudine di persone, soprattutto giovani in piena salute che, non perché in pericolo di vita o soggetti a particolari persecuzioni o altri gravi motivi simili, lasciano l’Africa per venire da noi. Da mesi sosteniamo che bisogna attrezzarsi per accelerare le procedure di identificazione e di verifica dello status degli stranieri extracomunitari che quotidianamente arrivano da noi, che evidentemente non è uguale per tutti. Ci sono i veri profughi, pochi dicono le statistiche, che spesso con tutta la famiglia scappano dalla guerra, e che bisogna accogliere, ma ci sono anche tantissimi, troppi, avventurieri clandestini, finti profughi che vengono nel nostro Paese sperando furbescamente di farla franca o di raggiungere sempre da clandestino altri Paesi UE. Persino Alfano dovrebbe capire qual'è la differenza e agire di conseguenza stabilendo ad esempio di respingere immediatamente e senza istruttoria le domande presentate dai finti profughi.