Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, gennaio 12, 2016

SE LA CARTA COSTITUZIONALE DIVENTA UN TROFEO

di Giacomo Stucchi
 
Il nostro sistema legislativo e istituzionale necessita di una riforma che lo renda più moderno ed efficiente? Si, certamente; e non lo pensiamo solo oggi. Infatti il centrodestra, con il supporto determinante della Lega Nord, ha approvato negli anni scorsi una riforma organica e benfatta che, però, in occasione del successivo referendum, una propaganda avversa da parte di una sinistra astiosa ha reso vana. La riforma costituzionale Renzi-Boschi, però, ha come obiettivo il miglioramento del nostro sistema istituzionale? No, non è così. Sin dall’inizio del lungo iter di revisione non abbiamo mai avuto dubbi sull’inconcludenza di una riforma che, tra l’altro, non definisce neppure esattamente i ruoli e le competenze di quel che resta del Senato. Nel sistema votato alla Camera nella sua versione definitiva, peraltro, il futuro assetto di Palazzo Madama lascia anche molto perplessi per la sua modalità di elezione e di composizione. Non si capisce che vantaggi possa avere quindi il nostro sistema dal mantenere un’assemblea legislativa praticamente inutile e ridotta a mero dopolavoro di alcuni sindaci. Allora meglio abolirla del tutto. A meno che non si voglia ascrivere tra i suoi “pregi” quello di essere funzionale a quel partito che, in caso di vittoria, con l’Italicum disporrà di un premio di maggioranza in grado di rendere il Parlamento lo scendiletto del futuro premier. La sensazione è che quando Renzi definisce le riforme costituzionali come “la madre di tutte le battaglie”, tale da legarla al suo stesso destino politico, lasci intendere che per lui la futura Carta costituzionale non sia altro che un trofeo. Da portare a casa, peraltro, in una clima di ricatti e di “battaglia”, appunto, che ha coagulato una maggioranza parlamentare variabile messa in piedi con la promessa di poltrone e di contropartite, altro che spirito costituente! Ci batteremo, quindi, per spiegare ai cittadini quali sono i motivi del no a questa riforma costituzionale e lo faremo in tutte le sedi; e siamo certi che le nostre buone ragioni prevarranno sulla propaganda e sugli interessi politici del governo e della maggioranza che lo sostiene.