Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, febbraio 24, 2016

ADDIO ALLA STEPCHILD ADOPTION PUR DI SALVARE LA POLTRONA

di Giacomo Stucchi

Consapevole di rischiare grosso con la stepchild adoption, un tema sul quale già in passato la sinistra ha dimostrato di non avere per niente condivisione di idee, il presidente del Consiglio potrebbe non averci pensato due volte a fare retromarcia. Lo stralcio delle adozioni e un emendamento condiviso con Alfano, su cui porre la fiducia, potrebbero essere infatti la soluzione allo stallo che da giorni vede il Pd impantanato sul ddl Cirinnà. Ma al di là dei contenuti del testo, che la maggioranza di governo sta elaborando, l’impressione è che su tutta la questione Renzi abbia un po’ preso in giro la sua stessa parte politica. A cominciare dai parlamentari dem, che il segretario-presidente ha lasciato fare per un pò ben consapevole che i numeri in Senato per approvare la legge sulle unioni civili senza se e senza ma non ci sarebbero mai stati; ma poi anche gli elettori, che verosimilmente non avranno preso bene l’ennesima giravolta del loro leader. Il fatto poi che Renzi, non escludendo di porre la fiducia, rinneghi l’impegno solenne preso a suo tempo di lasciare ai parlamentari libertà di esprimersi, anche a costo di una conta in Aula, la dice lunga su quanto abbia a cuore il ruolo del Parlamento. Ma forse c’è anche dell’altro, che potrebbe spiegare perché in questo momento il governo e la maggioranza non possono permettersi alcun scivolone, né sulle unioni civili né su altro. Il dibattito, infatti, sta coincidendo con un periodo non troppo felice per il governo che, a due anni dal suo insediamento, ha ben poco da festeggiare. Sul fronte economico i risultati sono ancora allo zero virgola mentre su altri fronti non meno importanti, come quello del controllo sul nostro territorio degli immigrati in attesa di definizione del loro status, stiamo ancora peggio. Su quest’ultima questione Palazzo Chigi non solo non è riuscito a far valere le buone ragioni del nostro Paese in sede europea, ma continua a chiudere gli occhi dinanzi alle migliaia di immigrati sbarcati sulle nostre coste, in alcuni casi anche minori non accompagnati, che fanno perdere le loro tracce. In questo clima poi incombe, come una spada di Damocle, il giudizio della Commissione UE sui nostri conti pubblici. Un passaggio sul quale nei mesi scorsi Renzi aveva sempre profuso ottimismo a piene mani che invece adesso non appare per niente scontato.