Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, febbraio 10, 2016

SI DIVIDONO SULLE UNIONI CIVILI MA I PROBLEMI SON BEN ALTRI

di Giacomo Stucchi
E se al premier non interessasse più di tanto, in tutto o in parte, del destino del provvedimento sulle unioni civili? L’iter legislativo con il quale si sta procedendo e il fatto che Renzi non abbia mai messo la faccia sulle norme in questione, che tanto dibattito stanno suscitando in una maggioranza di governo sempre più divisa sulle cose da fare, la dicono lunga sulle sue reali intenzioni di difendere il disegno di legge . L’impressione è che i pensieri di Palazzo Chigi siano rivolti a ben altre cose; e in particolare al concreto rischio che le previsioni economiche governative, a cominciare da quella molto ottimistica sulla crescita del Pil, siano del tutto sballate. Un ipotesi di questo tipo nell’immediato, due o tre mesi, forse non avrebbe effetti, ma se l’altalena delle Borse di questo inizio anno dovesse diventare qualcosa di più preoccupante, e la politica monetaria della Bce non fosse più sufficiente a garantire un ombrello di protezione ai nostri Titoli di stato, allora Renzi dovrebbe cominciare a preoccuparsi veramente. Perché può ancora giocare coi numeri nell’anno in corso ma nel 2017, con le clausole di salvaguardia in agguato, non sarà più possibile cambiare le carte in tavola. Già oggi, lo sosteniamo da tempo, i numeri della politica economica portata avanti dal governo sono fallimentari: dall’occupazione alla crescita, nonostante i tanti soldi messi sul piatto, i risultati sono ancora da “zero virgola” o giù di lì. Troppo poco, davvero troppo poco per parlare della tanto agognata ripresa. E se Renzi non è stato in grado di risollevare l’economia con una congiuntura favorevole figuriamoci cosa accadrebbe se queste condizioni dovessero mutare. La verità è che il futuro, purtroppo, presenta più incognite che certezze; il presente, invece, ci dice che due anni al governo del Pd e del suo segretario-presidente non hanno risolto un bel nulla.