Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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mercoledì, marzo 02, 2016

I GIOCHI DI PRESTIGIO SULLE TASSE NON SERVONO A NIENTE

di Giacomo Stucchi
L’eco dell’ultima dichiarazione ad effetto del governo sul taglio dell'Irpef nel 2017 ha resistito solo lo spazio di un giorno. Questo, infatti, è il periodo di tempo intercorso tra le parole del vice ministro all’Economia, Enrico Morando, che con squilli di tromba ha dato per possibile un intervento per ridurre le tasse già il prossimo anno, e quelle del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, che invece si è affrettato a smentirlo precisando che, per ora, un taglio dell’Irpef semplicemente “non c’é”. Dichiarazioni e controdichiarazioni che, oltre a creare disorientamento nell’opinione pubblica, danno un’idea della confusione che regna nel governo. Se non fosse, poi, per la delicatezza della materia, verrebbe quasi da ridere per altre dichiarazioni, questa volta del presidente del Consiglio in persona, che si compiace con sé stesso per la crescita del Pil dello 0,8% quando la previsione del Def, scritto dal governo che lui presiede, era dello 0,9%; e in ogni caso siamo sempre allo zero virgola, altro che ripresa! Comunque, anche se nell'esecutivo non ne azzeccano una, constatiamo con piacere che il suggerimento della Lega Nord di abbassare le tasse viene finalmente virtualmente condiviso. Ma c'è una condizione dalla quale non si può prescindere, affinché una seria riduzione della tassazione fiscale possa finalmente concretizzarsi, ed è quella di non fare i giochi di prestigio con le tasse. Togliere da una parte per poi aggiungere da un'altra, come sta facendo Renzi, non solo non serve a niente ma rischia di essere anche controproducente per la ripresa dell’economia reale. Provvedimenti come il taglio della tassa sulla prima casa vanno bene; ma se vengono finanziati con la riduzione delle risorse agli enti locali, che poi sono costretti ad aumentare le tasse sul territorio, e con tutta una serie di limitazioni alle famiglie, penso per esempio alla riforma del modello Isee, si dà solo l'impressione di abbassare il carico fiscale ma, in realtà, si impedisce una vera riduzione della tassazione.