Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, marzo 08, 2016

L'UE TRATTA CON LA TURCHIA COME FOSSE A UN SUK


di Giacomo Stucchi

Mentre il premier Renzi regala ai suoi colleghi europei una copia del dvd di Fuocoammare, il film di Gianfranco Rosi sui migranti, la Turchia va avanti con il suo ricatto all’Ue e tiene sotto scacco gli Stati membri. Infatti, dopo ore e ore di incontri, i capi di Stato e di governo dell'Unione europea hanno deciso soltanto di continuare a negoziare nei prossimi giorni sulle proposte del premier turco Ahmet Davutoglu per arrivare a un accordo sulla gestione comune dell'emergenza profughi. L’impressione, però, è che Ankara intenda trarre più di un vantaggio dalla crisi dei migranti: di natura politica, obbligando l’Ue ad accelerare sull’ingresso della Turchia nell’Unione, ma anche economica cercando di ottenere ulteriori finanziamenti, altri tre miliardi oltre ai tre già previsti. Dinanzi a tanta spregiudicatezza dei turchi la sensazione è che l’Ue, gigante economico ma nano politico e militare, porti avanti le trattative con la Turchia come un turista occidentale farebbe a un suk arabo per l’acquisto di un tappeto. Ciò che inoltre non sembra essere ben chiaro ad alcuni leader europei è che, oltre a subire il ricatto della Turchia, se non si difendono le frontiere esterne dell'Unione, diventa una lotta tra Stati per la difesa di quelle interne. Non so se questo sia il vero obiettivo dei turchi per mettere in difficoltà l'Europa ma, di certo, nulla esclude che dando adesso dei soldi alla Turchia questa in futuro non ne chiederà degli altri. Tra i punti oggetto di trattativa ci sono poi quello di far rientrare, a spese dell'UE, tutti i nuovi migranti irregolari che hanno compiuto la traversata dalla Turchia alle isole greche; far sì che, per ogni siriano che la Turchia riammette dalle isole greche, un altro siriano sia reinsediato dalla Turchia negli Stati membri dell'UE, nel quadro degli impegni esistenti; e accelerare l'attuazione della tabella di marcia per la liberalizzazione dei visti con tutti gli Stati membri in vista della soppressione dell'obbligo del visto per i cittadini turchi al più tardi entro la fine del giugno 2016. Ora, chi può escludere del tutto la possibilità che la Turchia abbia rilasciato il passaporto non solo a siriani pacifici e per bene ma anche a qualche soggetto poco raccomandabile, che è meglio rimanga fuori dall’Ue?