Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, maggio 17, 2016

GLI ANNUNCI DI RENZI NON INCANTANO PIU' NESSUNO

di Giacomo Stucchi
Esiste il rischio che una vittoria dei No al referendum costituzionale del prossimo ottobre possa avere chissà quali conseguenze negative per il Paese? Certamente no! Anche se la vulgata propagandistica governativa ha provato a radicalizzare il dibattito referendario per farlo diventare un vero e proprio scontro politico. Ma il messaggio non ha avuto l’effetto sperato sull’opinione pubblica e ha costretto invece il premier a cambiare strategia; e speriamo che adesso si discuta sui temi concreti della riforma costituzionale. Noi nei nostri interventi lo abbiamo fatto, approfondendo le singole questioni sul tappeto e spiegando le ragioni del No; altri, invece, si sono dilettati a creare un clima da Armageddon. Peraltro tutti i sondaggi, oltre a fotografare una situazione non certo positiva per il Pd, sia sul voto delle amministrative nelle grandi città sia sull’esito del voto referendario, registrano anche una grande indecisione nell’elettorato. Un dato che la dice lunga sul fallimento del governo anche sul piano dell’informazione dei contenuti di una riforma alla quale Renzi ha persino legato il suo destino politico. L’impressione, però, è che il premier abbia cambiato tattica non per fare chiarezza sulle materie oggetto del quesito referendario ma perché ha capito che personalizzando il dibattito il rischio di perdere il referendum era concreto. Una possibilità che, nonostante il suo nuovo atteggiamento, per noi rimane molto forte e che si porterebbe dietro la logica conseguenza di farlo sloggiare da Palazzo Chigi. Ma non sarebbe di certo una grave perdita per i cittadini che, anzi, si libererebbero di un esecutivo inconcludente specializzato solo in annunci. L’ultimo dei quali, a poche settimane dal voto amministrativo, è quello sull’aumento del bonus bebé. Una proposta propagandistica disperata e patetica. In un Paese dove è urgente pensare ad una seria politica globale dedicata alle famiglie, non solo per favorire le nascite ma anche per mettere i genitori nelle condizioni di crescere senza angosce economiche i propri figli, limitarsi a proporre solo l’aumento del bonus bebé è davvero un insulto.