Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, giugno 09, 2016

ADESSO RENZI HA PAURA DI PERDERE

di Giacomo Stucchi
Dopo più di due anni di chiacchiere, annunci e provvedimenti governativi per niente risolutivi, oltre alla riforma costituzionale fatta a colpi di maggioranza, derogando alla più elementare regola della democrazia secondo la quale tale materia va condivisa con tutte le forze politiche presenti in Parlamento, il premier non convince più nessuno; e sia che vada in televisione sia che presenzi all'assemblea annuale della Confcommercio lo scetticismo in chi lo ascolta è lo stesso. Tra le cose fatte Renzi cita il famigerato bonus di 80 euro, che però ha già chiesto indietro a una parte dei contribuenti che lo avevano avuto riconosciuto, e le presunte centinaia di migliaia di assunzioni con il Jobs Act, omettendo però di specificare che si tratta per lo più di trasformazioni di contratti già esistenti. E si guarda bene, peraltro, dal ricordare che le nuove assunzioni sono state per lo più possibili grazie al combinato disposto tra le nuove regole del mercato del lavoro e costosi incentivi e sgravi alle imprese, pesati al contribuente miliardi di euro. Ma dove il premier si arrampica davvero sugli specchi è sulla riforma costituzionale. Il presidente del Consiglio parla di riduzione dei costi della politica (fantasticando risparmi che non esistono) e di presunti vantaggi per le Regioni (che invece saranno fortemente penalizzate per tornare a una forte centralizzazione dello Stato) ma, non a caso, fa finta di ignorare completamente le legittime e ponderate critiche di molti autorevoli costituzionalisti che criticano la riforma Boschi definendola, a ragione, un pasticcio istituzionale che non porterà alcun vantaggio né all’efficienza del sistema legislativo né a quello istituzionale nel suo complesso. Ma i suoi argomenti convincono sempre meno l’opinione pubblica soprattutto a fronte delle vere emergenze del Paese, dall’immigrazione incontrollata alla crisi economica che non demorde, che il governo non ha saputo affrontare. Renzi, infine, prende le distanze dai ballottaggi nelle grandi città per l'elezione dei sindaci dicendo di non sapere ancora se farà comizi nelle piazze o se parteciperà a eventi elettorali; ma non si tratta di una mossa dettata dal galateo istituzionale ma soltanto dalla paura di perdere.