Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, dicembre 07, 2016

UN PREMIER DA REPUBBLICA DELLE BANANE

di Giacomo Stucchi
Il “capolavoro” politico di Renzi è sotto gli occhi di tutti. La sua incommensurabile presunzione lo ha portato a fare approvare dal Parlamento una nuova legge elettorale ma solo per la Camera, l’Italicum appunto, nella convinzione che la sua schiforma sarebbe stata sicuramente approvata dai cittadini; e con essa tutte le modifiche costituzionali, come quella della trasformazione del Senato. Come tutti sanno, però, le cose non sono andate così e adesso il caos che ne deriva è una roba da Repubblica delle banane. La decisione della Consulta di pronunciarsi sull’Italicum quasi alla fine di gennaio, ancorché motivata dalle ragione addotte dalla Corte, rischia però di provocare una profonda spaccatura tra Paese legale e Paese reale. Non sono forse bastati 30 milioni di cittadini alle urne, di cui 20 milioni a sfiduciare il governo Renzi, a convincere il Palazzo dell’improrogabile necessità di tornare al voto? Ormai dal lontano 2011, da quando fu defenestrato il governo Berlusconi, non abbiamo più avuto un governo che fosse una vera espressione della volontà popolare. E’ vero che nel nostro sistema i governi nascono e muoiono in Parlamento, ma la volontà popolare non può essere tradita. Si apra quindi la strada per consentire ai cittadini il libero esercizio del voto e si venga incontro a una richiesta che proviene da quasi tutte le forze politiche. Si vada alle urne quindi e si scriva la parola fine alle strategie renziane, che hanno già fatto abbastanza danni al Paese e alle istituzioni. Le tattiche di renzi, non certo dettate dalla volontà di dare delle risposte concrete ai problemi del Paese, ma piuttosto dalla contingente necessità di non dare ai suoi oppositori il tempo di organizzarsi, non interessano più nessuno.