IL VOTO IN GERMANIA BOCCIA LA POLITICA DEGLI INCIUCI
Mentre il governo Gentiloni e il Pd sono in affanno per
trovare una maggioranza parlamentare disposta ad approvare l’ennesima manovra
elettorale, fatta di bonus e incentivi, in Europa soffia un vento nuovo. I
risultati delle elezioni in Germania, infatti, hanno decretato una sonora
batosta per la Merkel e un tracollo per
Schulz, ovvero gli artefici dell'alleanza fra Cdu e Spd che ha
governato il Paese negli ultimi anni. Avanza invece notevolmente il partito
Alternativa per la Germania (Afd), con un programma che non
liscia il pelo a nessuno ma ha il dono della chiarezza e della sintesi. La
riconquista della sovranità, l’utilizzo senza limiti del contante, la difesa dei
propri confini contro l’arrivo di nuovi migranti, la lotta alla criminalità, tra
i principali temi di questo partito, sono infatti concetti chiari che molti
tedeschi hanno dimostrato di comprendere e condividere. Il risultato delle
elezioni in Germania, quindi, costituisce un segnale inequivocabile del forte
malessere avvertito in quel Paese che con il suo voto ha voluto dare forza al
cambiamento ma anche punire la politica dell’inciucio che ha tenuto ben saldi
sulle poltrone tanto i socialisti quanto i centristi. C’è da scommettere che il
voto tedesco stia procurando qualche notte insonne a certi esponenti
politici di casa nostra, che forse immaginavano un possibile inciucio dopo le
prossime elezioni politiche. Una strada che oggi, come rende evidente il voto
tedesco, appare senza sbocco. Gli elettori, infatti, oggi più che mai hanno
bisogno di chiarezza su tutti i fronti: dalla sicurezza alle bollette da pagare,
dal lavoro al mutuo sulla casa. Invece il dibattito interno alla maggioranza di
governo, dallo ius soli alle possibili alleanze della sinistra, è lontano anni
luce dalle esigenze reali dei cittadini. La verità è che Gentiloni,
Padoan e Renzi parlano di un Pil che cresce ma non si vede, del
lavoro che c’è ma a tempo e senza diritti di alcuni tipo, della sicurezza
garantita, a parole, ma che nessuno avverte davvero; e tutto questo non può che
creare sfiducia nell'opinione pubblica per la quale non è più tempo né di
inciuci né di belle parole. La gente non è più disposta a firmare cambiali in
bianco a nessuno; e vuol sapere cosa intende fare, una volta entrato nella
stanza dei bottoni, chi si candida alla guida di un Paese. Senza infingimenti o
trucchi del mestiere.
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