Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, settembre 21, 2017

NUOVE ENTRATE FISCALI PER UNA MANOVRA ELETTORALE

di Giacomo Stucchi

Le risorse sono "pochissime", non manca di ripetere il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ma forse nessuno tra i suoi colleghi di governo deve avergli spiegato bene che la prossima manovra, l'ultima dell'Esecutivo in carica, costituisce la chance definitiva per il Pd di recuperare voti in vista dei prossimi appuntamenti elettorali; e per questo il segretario di quel partito Matteo Renzi cercherà in tutti i modi di dire la sua. Le esigenze elettorali del partito di maggioranza relativa, con poche possibilità di continuare ad esserlo anche nella prossima legislatura, potrebbero quindi portare al varo di una manovra più ampia di quanto già annunciato e, soprattutto, in grado di soddisfare quanto più possibile le tante richieste di spesa. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo la scarsa disponibilità di risorse e per questo a Palazzo Chigi sono da tempo al lavoro per trovarne di nuove.

Che potrebbero arrivare dalle varie proposte allo studio sul fronte delle entrate fiscali: dall'estensione della fatturazione elettronica obbligatoria alla tracciabilità delle deduzioni, dall'introduzione di una nuova tassa su bevande e prodotti ad alto contenuto di zucchero al taglio delle detrazioni e deduzioni fiscali. Ipotesi, quest'ultima, che di fatto si tradurrebbe in un aumento della pressione fiscale. Inoltre il Tesoro, in forte affanno nel reperire fondi, sarebbe propenso anche al varo di una nuova edizione della rottamazione delle cartelle esattoriali per il 2018, ovvero ad un condono fiscale mascherato che serva a far cassa nell'immediato. Altro che sviluppo, con queste premesse c’è da scommettere che l’ultima manovra di questa legislatura sarà utilizzata dal governo e dai partiti di maggioranza più per fare campagna elettorale che non per mettere in campo misure concrete a favore della crescita. Incentivi e bonus mirati, quindi, saranno verosimilmente il piatto forte della politica economica del governo, con buona pace di chi spera che una favorevole congiuntura possa fare da traino anche alla nostra economia.