Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, novembre 23, 2017

AL VOTO IL PRIMA POSSIBILE


di Giacomo Stucchi
 
I moniti dell’Unione europea al governo Gentiloni e al Ministro dell’economia Padoan, sulla necessità di raddrizzare i nostri conti pubblici, sono ormai all’ordine del giorno. Un fatto che la dice lunga sull’incapacità dei governi di centro sinistra non solo a tenere i conti in ordine, peraltro con una congiuntura economica favorevole, grazie alla politica dei bassissimi tassi di interesse fin qui portata avanti dalla Banca centrale europea, ma anche a farsi rispettare dai burocrati di Bruxelles. I quali da un lato chiedono il rigore sui conti, anche a costo di enormi sacrifici per i cittadini, e dall’altro lato, però, assegnano la sede dell’Ema (e il suo indotto da circa due miliardi di euro l’anno) senza tenere conto di dati oggettivi, in base ai quali Milano non avrebbe avuto rivali. Ma che futuro può mai avere un’Unione siffatta? E che futuro può mai avere un Paese guidato da un governo incapace di far valere le proprie ragioni? Ormai da mesi ascoltiamo la favoletta di un economia in costante crescita e di un governo che dovrebbe accompagnarla, ma poi scopriamo che l’Ue avverte sulla necessità di una manovra correttiva nella prossima primavera che potrebbe valere alcuni miliardi di euro; e non servono a consolare granché le dichiarazioni di Padoan che smentisce questa ipotesi. Purtroppo tutti hanno ormai capito che questo inconcludente governo lascerà solo macerie, con l’aggravante che più resta al suo posto e più fa danni su pensioni, sicurezza, lavoro, tasse, e molto altro ancora. Inoltre preoccupano i temi oggetto di trattative messi sul piatto nel centrosinistra per cercare di trovare la quadra. Si tratta, infatti, di misure ispirate dalla convenienza del Pd e dei suoi alleati, costretti ad inventarsi di tutto pur di risalire la china di un consenso elettorale, ma che non servono al Paese. Ecco perché occorre andare a votare al più presto e mettere i cittadini nelle condizioni di scegliere a chi affidare il futuro del nostro Paese, visto che sul presente è meglio stendere un velo pietoso.