Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, novembre 21, 2017

IL GOVERNO ANZICHE' BATTERSI PER L'EMA PENSA ALLO IUS SOLI



di Giacomo Stucchi
Se dopo mille giorni di Renzi e quasi un anno di Gentiloni a Palazzo Chigi la compagine di governo guarda a vecchie e fallimentari formule politiche per ripresentarsi alle elezioni, significa davvero che il Pd e i suoi alleati sono davvero alla frutta. Una circostanza della quale sembrano essere consapevoli gli stessi elettori di quella parte politica, che infatti la stanno abbandonando. E’ ormai chiaro a tutti che eventuali ammucchiate nel centrosinistra servirebbero solo a non soccombere alle prossime elezioni Politiche, ma non farebbero certo l’interesse del Paese. Anche alla luce dell’esperienza passata, infatti, non c’è nessuna possibilità che le varie anime della galassia vicina al Pd possano trovare uno straccio di intesa e di un programma condiviso. Si tratta di un film già visto. Del resto basta guardare ai fatti delle ultime ore per rendersi conto di quanto sia deleteria la permanenza della sinistra nella stanza dei bottoni, con la sua incapacità a far assegnare a Milano, la città europea con le migliori credenziali, l’Agenzia Europea del Farmaco. Un obiettivo che il governo Gentiloni avrebbe dovuto perseguire con tutta la determinazione possibile e che invece, forse perché troppo impegnato nel dirimere la litigiosità delle forze politiche che lo appoggiano, si è fatto sfuggire da sotto il naso. Un altro segno evidente dello scarso prestigio che il governo ha a livello europeo. Tuttavia, data per scontata l’incapacità atavica del centrosinistra di condividere qualcosa (ad eccezione dell’occupazione delle poltrone), ciò che al momento preoccupa di più è il fatto che sul tavolo delle trattative ci siano proposte scellerate, come lo ius soli, che vengono utilizzate come merce di scambio. Nel centrosinistra, infatti, pur di fare un accordo che permetta di sopravvivere politicamente alle prossime elezioni, sarebbero disposti persino a votare una legge che riconosca la cittadinanza a quasi un milione di persone. Un provvedimento del quale francamente nessuna persona di buon senso, che non guardi a un mero interesse elettorale di parte ma all’interesse generale, sente la necessità.